Erbagil è “Campione della Crescita 2023”!

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Pmi portabandiera del made in Italy: sono 800 i campioni della crescita

Con criteri rigorosi l’Istituto tedesco qualità e finanza ha selezionato le aziende a più alto tasso di sviluppo. La gran parte sono piccole e medie in tre regioni









Nonostante la crisi degli ultimi anni che ha toccato quasi tutti i settori dell’economia, esiste un’Italia dinamica ed innovativa, che attraverso nuovi prodotti o servizi e spesso esportazioni a livello mondiale, crea posti di lavoro e distribuisce benessere e ricchezza nel territorio. A questa Italia l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (Itqf) ha dedicato il suo ultimo studio “I campioni della crescita”, che ha selezionato 800 aziende-motore della ripresa in base alla crescita media annua nel triennio 2018-2021. Si tratta della quinta edizione di un’indagine che premia le eccellenze dell’economia italiana. Per entrare in classifica è infatti necessario mostrare un tasso di crescita media annua superiore al 11,3% nel triennio preso in considerazione.



 

“Il nostro obiettivo è quello di dare notorietà alle realtà italiane che trainano l’economia e contribuiscono, grazie al loro dinamismo, a fornire nuovi impulsi all’economia e alla società - spiega Christian Bieker, il direttore dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza - Essere tra le “magnifiche 800” e ricevere il riconoscimento per le proprie prestazioni imprenditoriali è un enorme motivo di orgoglio, oltre che la prova visibile e ufficiale del proprio successo aziendale. Tutte le aziende che rientrano nella classifica ufficiale possono utilizzare il riconoscimento assegnato, il noto sigillo di qualità, a scopi di marketing. Ciò contribuisce ad accrescere l’interesse da parte di potenziali partner, clienti e investitori nonché ad acquisire nuovi contatti e possibilità di business”.

 

Fra le 800 aziende selezionate da Itqf dominano quelle di piccole e medie capaci di competere a livello internazionale. Il settore più rappresentato è quello industriale (13,5%), seguito dalla tecnologia (12,4%), servizi (10,8%) e vendita & marketing (8,8%).

 

La fotografia scattata dallo studio conferma una concentrazione dei campioni della crescita nelle regioni con la più alta attività economica: Lombardia, Lazio e il Veneto, dove si trovano rispettivamente il 25%, l’11% e il 10,5% delle aziende in classifica. Fra le province sono Milano (107), Roma (80) e Napoli (42) quelle con più aziende premiate.

 

Il fatturato complessivo degli 800 campioni ha raggiunto i 18,9 miliardi nel 2021, con un aumento di circa il 111% rispetto al 2018, mentre il tasso di crescita media annuale nel periodo 2018-2021 è stato del 38%. Il successo economico ha avuto anche ripercussioni importanti a livello occupazionale: le 800 società hanno creato nel triennio oltre 46.000 nuovi posti di lavoro, in media 58 nuovi occupati per azienda.

 

“Essere un’impresa con una forte crescita significa spesso anche poter fare il salto dalla piccola dimensione allo status di impresa di successo e puntare a diventare leader del proprio segmento di mercato - prosegue Bieker - La crescita di ogni singola impresa diventa un fattore contagioso per le performance di tutto il sistema produttivo, cruciale per il vantaggio competitivo di un intero paese”.

 

La ricerca dell’Itqf è stata realizzata partendo da una long list di 50mila aziende redatta tramite ricerca in banche dati pubblicamente disponibili, dati aziendali online, analisi di gare e portali di comunicazione. In totale queste fonti di ricerca censiscono circa 8 milioni di imprese italiane. Tutte le 50.000 aziende della long list sono state contattate con la richiesta di compilare un dettagliato questionario sull’attività dell’impresa. Nonostante l’estensione, però, l’indagine non pretende la completezza: ci possono essere aziende con un alto tasso di crescita che non hanno voluto rendere pubblici i loro bilanci o non hanno partecipato all’iniziativa per altre ragioni.

 

Per far parte della classifica le aziende dovevano rispettare diversi criteri: avere raggiunto un fatturato minimo di 100mila euro nel 2018; aver raggiunto un fatturato minimo di 1,2 milioni nel 2021; essere aziende indipendenti con sede legale in Italia; essere cresciute prevalentemente in modo organico. Sono stati raccolti anche dati sui risultati operativi nel triennio 2018-2021 e sul numero di dipendenti, per scartare aziende con un continuo declino dell’occupazione o persistenti perdite. Il calcolo del tasso di crescita si è basato sui dati di fatturato comunicati e confermati dalle aziende candidate. La lista dei campioni è stata stilata in base alla crescita media annuale, il cosiddetto tasso annuo di crescita composto, più comunemente noto come Compounded Average Growth Rate (Cagr).

 

Vertical, l’exploit delle ristrutturazioni

 

Grazie a una crescita media annua del 338%, la Vertical di Rimini guida la classifica stilata dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza. Il fatturato dell’azienda specializzata nella ristrutturazione e riqualificazione energetica è passato dai 193 mila euro del 2018 ai 16,2 milioni del 2021. Ha dunque più che quadruplicato il proprio giro d’affari ogni anno; performance realizzata con un modesto aumento del numero dei dipendenti che, nello stesso arco di tempo, sono passati da due a sette. In seconda posizione si trova la Apis di Salerno, che ha messo a segno una crescita solo di poco inferiore (più 323%). I suoi ricavi dell’agenzia per il lavoro sono balzati dai 163mila euro del 2018 ai 12,3 milioni del 2021, mentre la forza lavoro è salita da 11 a 16 unità. Sul terzo gradino del podio si trova la Mpfinance di Alghero in Sardegna che si occupa di sviluppo immobiliare. Il suo fatturato è cresciuto ad una media annua del 258% dai 236mila euro del 2018 ai 10,8 milioni del 2021. In questo arco di tempo i suoi dipendenti sono sempre rimasti due. Ai piedi del podio si trova la Flu di Monza, un’agenzia di comunicazione che nell’arco di un triennio è cresciuta del 206% ogni dodici mesi, arrivando ad un fatturato di 3,6 milioni di euro l’anno scorso. I dipendenti sono invece passati dalle due alle nove unità.

 

In quinta posizione si trova la Renavitas di Imola, un’impresa di costruzioni che opera come general contractor realizzando lavori di riqualificazione energetica ed interventi antisismici. Un settore che ha conosciuto un vero e proprio boom grazie agli incentivi statali, come dimostra anche la prima posizione in classifica di Vertical e che per Renavitas si è tradotto in un balzo dei ricavi del 196% all’anno e un numero di dipendenti cresciuto da due a sette. Il sesto posto della classifica di Itqf è occupato da Inbagno, che è attiva nell’e-commerce. Specializzata nell’arredo bagno, è cresciuta a un tasso medio annuo del 189% ed ha chiuso l’anno scorso con un giro d’affari di 2,8 milioni e sette dipendenti (erano due nel 2018). In settima posizione c’è la campana Itaste Holding che si occupa di vendita di dispositivi medici, prodotti parafarmaceutici e prodotti monouso destinati alla distribuzione farmaceutica e ospedaliera. Nel periodo oggetto dell’analisi di Itqf è cresciuta a un tasso medio annuo del 187% è l’anno scorso ha raggiunto i 9,3 milioni di euro di ricavi. I suoi dipendenti sono tre. All’ottavo posto, infine, c’è Nonsoloimmobili di Castelfranco Veneto, che è cresciuta del 183% all’anno.

 

Sprint Fantic Motor da 43 a 304 addetti

 

Crescere a tassi stratosferici è un’impresa sempre difficilissima, ma lo è ancor di più per le aziende che hanno già raggiunto certe dimensioni. Non è dunque un caso che in cima alla classifica dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza ci siano solo aziende con un fatturato inferiore ai 20 milioni di euro. Fra le 800 società selezionate non mancano però quelle di dimensioni maggiori e, benché fuori dalle prime posizioni, la loro performance assume un particolare rilievo proprio per la difficoltà dell’impresa. La prima società con un giro d’affari superiore ai 100 milioni di euro si trova in diciassettesima posizione ed è la Alfa Trafili di Alfianello in provincia di Brescia che è attiva nella produzione di conduttori di rame e di alluminio per il settore elettrico e ferroviario. Dal 2018 al 2021 i suoi ricavi sono balzati da 7,3 a 102,5 milioni, mentre il personale è cresciuto da 32 a 48 unità. Sopra la soglia dei 100 milioni si trova anche Everli (35ma posizione), la piattaforma che consente di fare la spesa online presso la maggior parte dei grandi operatori della Gdo italiana. La società milanese ha chiuso il 2021 con un fatturato di 114,5 milioni di euro (più 102% ogni anno) e 280 dipendenti (erano 83 nel 2018).

Fra le big in classifica spicca poi il nome di Fantic Motor (in 69ma posizione), lo storico marchio di Barzago in provincia di Lecco (oggi la sede principale è però a Dosson di Casier in provincia di Treviso), che ha ritrovato il passato splendore dopo il fallimento del 1995, crescendo a un tasso medio annuo del 77% e arrivando a un fatturato di 150 milioni e 304 dipendenti. Soprattutto la crescita dell’occupazione è stata impressionante: nel 2018 la forza lavoro era solo di 43 unità. L’azienda più importante in termini di fatturato fra quelle incluse nell’indagine di Itqf è però Zucchetti (385ma), la software house di Lodi che ha chiuso l’anno scorso con un fatturato di ben 1,25 miliardi di euro, un valore più che doppio rispetto ai 593 milioni del 2018. Zucchetti è ovviamente anche il maggiore datore di lavoro: alle sue dipendenze ci sono 7.217 persone, contro le 4.483 del 2018. Va infine segnalata la Vega Carburanti (326ma) che arriva comunque a un valore di 605 milioni di euro al termine di un triennio durante il quale ha mostrato un progresso medio annuo del 32%. La sua forza lavoro è più che raddoppiata a 220 unità. E c’è da scommetterci che, visto il persistente alto livello raggiunto dai carburanti (Vega Carburanti gestisce stazioni di rifornimento in tutta Italia), la sua corsa sia ancora lontana dalla conclusione.

Fonte: https://www.repubblica.it/dossier/economia/qualita-e-mercati/2022/11/08/news/pmi_portabandiera_del_made_in_italy_sono_800_i_campioni_della_crescita-373454110/